Ottobre 14, 2024

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Maggio 29, 2009 | Federica Bozza

Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza

A Faenza in Emilia Romagna, si trova il Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC).
Questo museo fondato nel 1908 da Gaetano Ballardini e Tito Pasqui, è diventato un importante centro culturale e di ricerca per la ceramica di tutto il mondo.
Al suo interno sono esposti modelli che vanno dall’antichità classica fino ai giorni nostri.
Il percorso prende avvio con le ceramiche precolombiane, cui seguono quelle dalla preistoria all’epoca romana. Inoltre vi sono ceramiche provenienti dall’Estremo Oriente (Cina, Giappone, Corea) e dal Medio Oriente.
In una sezione del museo sono esposti esemplari delle ceramiche di Faenza del periodo compreso fra il Basso Medioevo e il Rinascimento.
In un’altra sezione, è possibile ammirare le settecentesche ceramiche della manifattura dei Conti Ferniani.
In una sala separata, si trova il maestoso presepe Zucchini, che è stato realizzato nell’ Ottocento per la famiglia dei Conti Zucchini dallo scenografo Romolo Liverani.
Nel museo di Faenza sono presenti anche opere di arte ceramica contemporanea.
Per di più, si possono ammirare capolavori di artisti di fama mondiale come Picasso, Matisse, Chagall, Léger, Arman ecc.

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Dicembre 8, 2007 | Federica Bozza

L'albero di Natale di Gubbio

Nel dicembre 1980 a Gubbio fu costruito per la prima volta l’albero di Natale di luci elettriche sulle pendici del Monte Igino. Dal 1991 è entrato nel Guinness dei Primati come l’albero di Natale più grande del mondo.
Oggi è uno dei simboli di Gubbio. Viene acceso la sera del 7 dicembre e spento il 10 gennaio.
Per la sua realizzazione sono necessari circa 8 km di cavi elettrici.
L’albero parte dalle ultime case del centro abitato e arriva fino alla Basilica del Santo Patrono Ubaldo. E’ lungo 650 metri e largo 350 m.
E’ composto da circa 260 luci di colore verde che delineano il profilo di un abete natalizio, mentre il corpo centrale è composto da oltre 270 luci multicolore.
La sommità è costituita da una stella di più di 200 luci che misura 40 metri di larghezza e 25 di lunghezza.
Per il periodo natalizio a Gubbio viene realizzato anche un grandioso presepe nel parco che circonda la Chiesa della Vittorina. Da qui ogni anno il 26 dicembre si svolge una fiaccolata notturna che termina alla Basilica di Sant’Ubaldo.

 

グッビオのクリスマスツリー

1980年12月、グッビオではインジーノ山の斜面に電飾のクリスマスツリーが初めて作られました。1991年にはギネス世界記録に世界最大のクリスマスツリーとして認定されました。 現在、グッビオのシンボルの一つとなっています。
毎年12月7日の夜に点灯され、1月10日に消灯されます。 制作には約8キロメートルの電線が使用されます。 ツリーは町の中心部から聖ウバルド教会まで続いており、長さは650メートル、幅は350メートルです。 約260個の緑色の電球がクリスマスツリーの輪郭を描き、中央部分は270個以上のカラフルな電球で構成されています。
頂上は、幅40メートル、長さ25メートルの200個以上の電球でできた星で飾られています。 クリスマス期間中、グッビオではヴィットリーナ教会を取り囲む公園に壮大なプレゼピも設置されます。
毎年12月26日には、ここから聖ウバルド教会までの夜間の松明行列が行われます。

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Dicembre 6, 2005 | Federica Bozza

Il presepe

Il presepe, a volte chiamato anche presepio, è una parola derivante dalla parola latina “praesepium”(mangiatoia).
I primi a parlare della nascita di Cristo furono gli evangelisti Luca e Matteo.
Secondo la tradizione, fu San Francesco d’Assisi ad allestire il primo presepe. Era la vigilia di Natale del
1223. San Francesco a Greccio, vicino Rieti, decise di preparare un presepe vivente in modo da far rivivere la nascita di Gesù Cristo.
Il presepe di San Francesco era fatto di figure intagliate, paglia e animali veri.
Da allora, il presepe acquistò popolarità, fino ad espandersi in tutto il mondo.
In Italia i presepi più famosi sono quelli che si fabbricano a Napoli.
Per quanto riguarda i presepi viventi,si rappresentano un pò dappertutto in Italia.
Per esempio, c’è il presepe di Rivisondoli in Abruzzo, quello di Revine in Veneto ecc.
Il più antico presepe italiano è quello tuttora conservato nell’oratorio del Presepio sotto la Cappella Sistina, nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Roma. Esso risale al 1280.

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Dicembre 6, 2005 | Federica Bozza

Il presepe

Il presepe, a volte chiamato anche presepio, è una parola derivante dalla parola latina “praesepium”(mangiatoia).
I primi a parlare della nascita di Cristo furono gli evangelisti Luca e Matteo.
Secondo la tradizione, fu San Francesco d’Assisi ad allestire il primo presepe. Era la vigilia di Natale del
1223. San Francesco a Greccio, vicino Rieti, decise di preparare un presepe vivente in modo da far rivivere la nascita di Gesù Cristo.
Il presepe di San Francesco era fatto di figure intagliate, paglia e animali veri.
Da allora, il presepe acquistò popolarità, fino ad espandersi in tutto il mondo.
In Italia i presepi più famosi sono quelli che si fabbricano a Napoli.
Per quanto riguarda i presepi viventi,si rappresentano un pò dappertutto in Italia.
Per esempio, c’è il presepe di Rivisondoli in Abruzzo, quello di Revine in Veneto ecc.
Il più antico presepe italiano è quello tuttora conservato nell’oratorio del Presepio sotto la Cappella Sistina, nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Roma. Esso risale al 1280.

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Dicembre 6, 2005 | Federica Bozza

Il presepe

Il presepe, a volte chiamato anche presepio, è una parola derivante dalla parola latina “praesepium”(mangiatoia).
I primi a parlare della nascita di Cristo furono gli evangelisti Luca e Matteo.
Secondo la tradizione, fu San Francesco d’Assisi ad allestire il primo presepe. Era la vigilia di Natale del
1223. San Francesco a Greccio, vicino Rieti, decise di preparare un presepe vivente in modo da far rivivere la nascita di Gesù Cristo.
Il presepe di San Francesco era fatto di figure intagliate, paglia e animali veri.
Da allora, il presepe acquistò popolarità, fino ad espandersi in tutto il mondo.
In Italia i presepi più famosi sono quelli che si fabbricano a Napoli.
Per quanto riguarda i presepi viventi,si rappresentano un pò dappertutto in Italia.
Per esempio, c’è il presepe di Rivisondoli in Abruzzo, quello di Revine in Veneto ecc.
Il più antico presepe italiano è quello tuttora conservato nell’oratorio del Presepio sotto la Cappella Sistina, nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Roma. Esso risale al 1280.

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Novembre 6, 2005 | Federica Bozza

La Reggia di Caserta

La Reggia di Caserta fu costruita dall’architetto Luigi Vanvitelli per volere di Carlo III di Borbone.
Il progetto prevedeva che il palazzo somigliasse alla Reggia di Versailles.
Ha 1200 stanze ed è circondato da 4 grandi cortili.
L’edificio si divide in un’ala settecentesca e un’ala ottocentesca.
Fra le opere artistiche vi sono l’affresco della Sala di Alessandro il Grande, la Camera da letto di Francesco II e lo scalone di 117
gradini.
Inoltre, nell’edificio vi è anche una Biblioteca ricca di 10.000 volumi.
I visitatori possono ammirare i sorprendenti stucchi,ori e marmi della Cappella Palatina e del Teatro di Corte.
Oltre a ciò, merita interesse il Presepe napoletano con pastori(statuine) d’epoca.
Carlo Vanvitelli, figliodi Luigi, terminò la costruzione.

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Novembre 16, 2004 | Federica Bozza

Il mercato di via San Gregorio Armeno

Via San Gregorio Armeno è per tradizione il luogo del Natale a Napoli!
Qui si trovano negozi e bancarelle che vendono i presepi.
Ogni anno la visitano numerosi turisti. Ma vi passano anche i napoletani perchè secondo le usanze napoletane il presepio dev’essere modificato ogni anno.
Le statuine del presepio si chiamano “pastori” e ne esistono di molti tipi.
In effetti, aumentano di anno in anno. Oltre ai pastori tradizionali connessi alla nascita di Cristo,sono esposti anche pastori che rappresentano la vita di Napoli, dell’Italia e internazionale. Per quanto riguarda i personaggi
napoletani famosi, si possono vedere statue di attori quali Troisi, De Filippo eTotò.
Puoi trovare anche celebrità del mondo sportivo (per es. Maradona), del mondo politico (per es. Obama, Berlusconi),e del mondo dello spettacolo.
Inoltre, tra gli articoli in vendita,vi sono oggetti quotidiani fabbricati in maniera molto minuziosa (per es. utensili da cucina), e c’è anche materiale per chi vuole costruire da sé il presepio, come sughero, muschio, tegole ecc.
Ancora, si vendono oggetti più tecnologici, per es. pastori movibili, fuochi finti e piccole cascate.
Via San Gregorio Armeno è molto affollata durante le vacanze natalizie per cui non puoi goderti il mercato. In particolare, è meglio non passarvi di sabato o di domenica nel periodo natalizio.
Si consiglia di visitarlo in altri periodi dell’anno giacché le botteghe sono sempre aperte.

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