Ottobre 4, 2024

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Gennaio 31, 2005 | Federica Bozza

Storia del Carnevale

Il Carnevale è tradizionalmente il periodo che precede la Quaresima (i 40 giorni prima di Pasqua) e si festeggia con feste in maschera, sfilate di maschere e di carri.
Questa festività si conclude il giorno di martedì grasso, che precede il mercoledì delle Ceneri, primo giorno di Quaresima.
La parola “Carnevale” deriva probabilmente dal latino medievale “carne-levare”, poiché in osservanza della religione cattolica , si proibiva di mangiare carne durante i 40 giorni di Quaresima.
I festeggiamenti del Carnevale, incominciarono in tempi antichissimi, essi probabilmente risalgono alle feste religiose pagane,in cui ci si travestiva per allontanare gli spiriti.
Con il Cristianesimo, questi riti finirono per perdere il carattere magico e divennero forme di divertimento popolare.
Durante il Medioevo ed il Rinascimento i festeggiamenti in occasione del Carnevale furono introdotti nelle corti europee e divennero più raffinati includendo il teatro , la danza e la musica.
Oggi in Italia sono famosissimi il Carnevale di Venezia e di Viareggio.
In Italia c’è anche il detto: “A Carnevale ogni scherzo vale”.

 

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Gennaio 24, 2005 | Federica Bozza

L'origine dei cognomi

In Italia ci sono circa 280.000 cognomi differenti. Il più diffuso è Rossi. Seguono Ferrari,Russo, Bianchi, Colombo,Esposito, Ricci,Romano,Conti,Costa.
I cognomi italiani derivano da nomi personali di origine latina (Adriani,Cesari),germanica (Carli,Federici),greca(Cristofori,Teodori),ebraica (Mattei, Baldassarri), da nomi letterari o storici (Achilli, Polidori)e dai racconti cavallereschi, per esempio Rinaldi, Orlandi ecc.
Molti cognomi derivano dal titolo, dalla carica o dal mestiere di qualcuno che li portò in origine, come Capitani, Argentieri, Medici ecc.
Inoltre ci sono cognomi che derivano dal nome o soprannome del padre o della madre posti dopo gli articoli “lo,la”o la preposizione “di”, come Lo Mauro, La Franca, D’Ambrosio.
Tra i soprannomi diventati cognomi, ci sono quelli che raffigurano l’aspetto fisico o il carattere degli antenati.Per esempio, Biondi, Zoppi,Onesti ecc.
Ancora, ci sono cognomi che derivano da nomi etnici o toponimi come Bulgari, Lombardo, Bosco.
Qualche cognome deriva da soprannomi derisori come Pappalardo (ghiottone), Fumagalli (ladro di polli)ecc.

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Gennaio 9, 2005 | Federica Bozza

Francesismi entrati nell'italiano

Sono molte le parole di lingua straniera entrate nella lingua italiana.
La maggior parte sono parole inglesi, ma spesso vengono usate anche parole francesi.
Per esempio, quando ci si siede al ristorante, si chiede il “menu”. Sebbene in italiano esista la parola “lista”, in questo caso non viene usata.
“Menu”si usa anche in altri casi, per esempio per indicare le funzioni del telefonino o delle apparecchiature elettroniche.
Una parola molto diffusa è “gaffe”che in italiano significa “brutta figura”.
Oltre a queste, c’è la parola “reclame”che si usa al posto di “pubblicità”.
La parola “abat-jour” generalmente si usa al posto di “paralume”.
Ci sono tanti esempi come questi.
Capita spesso di usare l’espressione “tour de force”per indicare un periodo duro o uno sforzo intenso.
Oggi si stanno diffondendo anche termini come escamotage,entourage e nonchalance.
Per“escamotage”s’intende un espediente per superare una difficoltà.
Per“entourage”s’intende una cerchia di amici.
“Nonchalance”è una parola che significa indifferenza.
Inoltre, non è raro trovare termini francesi italianizzati.
Un esempio per tutti è la parola“paltò”che significa cappotto. Essa viene da “paletot”ma in realtà si pronuncia “paltò”.

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