Ottobre 4, 2024

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Agosto 8, 2004 | Federica Bozza

La notte di San Lorenzo

Ogni anno la notte del 10 agosto, gli italiani sperano di vedere le stelle cadenti.
La caduta delle stelle dal punto di vista scientifico, ha origine nel passaggio, all’interno dell’orbita terrestre, degli asteroidi della
costellazione Perseo, ma nel significato culturale commemora il supplizio di San Lorenzo.
Si pensa che le stelle cadenti siano le lacrime del santo. Quelle lacrime vagano eternamente nei cieli e scendono sulla Terra il giorno in cui lui morì.
La gente è dell’idea che in questa notte, soffermandosi a ricordare San Lorenzo si possano avverare i desideri. Così quando cade una stella si esprime un desiderio e si aspetta che si avveri durante l’anno.
Tradizionalmente, le stelle del 10 agosto sono anche chiamate “fuochi di San Lorenzo”.
Difatti, Lorenzo fu arso vivo. Per questo motivo, sembra che le stelle cadenti possano ricordare le scintille provenienti dalla graticola su cui fu ucciso.
San Lorenzo morì a Roma nel III secolo e lì fu sepolto nell’omonima basilica.

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Agosto 4, 2004 | Federica Bozza

La struttura della frase

La pronuncia della lingua italiana è simile a quella giapponese. Difatti, il modo di leggere le lettere equivale al modo di scriverle.
Imparare le desinenze dei verbi è la cosa più difficile della lingua italiana.
La struttura della frase è abbastanza libera. Generalmente l’ordine è il seguente:
soggetto, verbo, complemento diretto, complemento indiretto.
Di solito, si pone il soggeto prima del verbo, ma in certi casi il soggetto si pone dopo il verbo, per esempio quando si vuole dare maggior rilievo al soggetto.
Es: Era lui ad abitare in una casa presso il fiume
Spesso un pronome personale in funzione di soggetto viene sottinteso.
A volte, menzionare il soggetto è inutile perchè si capisce facilmente.
Es: (io ) Parto per Londra
Paolo legge e ( lui/egli) mangia contemporaneamente
In una frase il soggetto manca per davvero quando c’è un verbo che indica un fenomeno meteorologico.
Es: Piove, tuona ecc.
Per quanto riguarda i complementi indiretti, alcuni vengono collocati prima del soggetto oppure alla fine della frase.
Per esempio, quando nella frase c’è un avverbio di tempo.
Es: In estate andiamo al mare – Andiamo al mare in estate.
Tuttavia, il complemento di specificazione e di denominazione (che si formano con la preposizione di) sono delle eccezioni perché seguono direttamente il soggetto.
Es: L’automobile di Paolo è costosa.

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Agosto 1, 2004 | Federica Bozza

I monumenti di Napoli (Parte III)

Musei e teatri

Museo archeologico nazionale

E’ il museo archeologico più antico e importante d’Europa. L’edificio fu fondato dai Borboni alla fine del XVIII secolo e vi sono esposti molti reperti archeologici, come sculture, pitture, marmi, bronzi, porcellane, oreficerie ecc. Questi reperti, dall’età preistorica a quella tardo-romana, provengono dagli scavi di Pompei, Ercolano, dell’area vesuviana e dell’Italia meridionale.
Tra le cose più preziose, si possono ammirare le antichità etrusche ed egiziane della collezione
Borgia.

Museo di Capodimonte
Il museo comprende la galleria nazionale. Vi si può ammirare la collezione Farnese ereditata dai Borboni. Inoltre ci sono la
galleria dell’Ottocento,l’appartamento storico, le collezioni di porcellane, l’armeria e raccolte varie.
Questo splendido edificio è circondato da un vasto parco.

Cappella Sansevero

La Cappella venne fatta costruire nel 1590 da Giovan Francesco di Sangro per custodire un’immagine della Santa Maria della Pietà ancora adesso visibile in alto sulla parete dell’altare. Suo figlio Alessandro nel 1608 la trasformò in cappella per le sepolture della famiglia. Nel 1700 il principe Raimondo di Sangro la fece restaurare. All’interno della cappella vi sono diverse sculture, tra cui la Pudicizia (Antonio Corradini) e il Disinganno (Francesco Queirolo), dedicate rispettivamente alla madre e al padre del principe.
La scultura più famosa è quella del Cristo velato (1753) opera di Giuseppe Sammartino.

Palazzo Reale
In splendide sale vi sono mobili, dipinti, sculture e porcellane di casa Borbone.
Nella facciata si apre una serie di archi e di nicchie. All’interno delle nicchie, i Savoia fecero collocare otto statue rappresentanti i più illustri re di Napoli. Il palazzo dal 1919 ospita la preziosa Biblioteca Nazionale.
Sono molto interessanti anche il teatro di corte e la Cappella Reale.

Teatro San Carlo
E’ uno dei principali teatri lirici d’Europa. Fu costruito nel 1737 per volere di Carlo III di Borbone e inaugurato il 4 novembre del 1737, giorno dell’onomastico del sovrano.
Il teatro fu distrutto completamente da un icendio nel febbraio del 1816, poi Ferdinando IV di Borbone lo fece ricostruire in sei mesi da Antonio Niccolini.
Il teatro San Carlo insieme a quello della Scala Di Milano, divide il primato della più antica scuola di ballo in Italia.

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