Caponata
La caponata è un piatto tipico della gastronomia siciliana.
Si tratta di un insieme di ortaggi fritti (per lo più melanzane), conditi con sugo di pomodoro, sedano, cipolla, olive e capperi, in salsa agrodolce.
Ne esistono numerose ricette, a seconda degli ingredienti.
La caponata, diffusa in tutto il Mar Mediterraneo, è generalmente utilizzata come contorno o antipasto, ma sin dal 1700 costituiva un piatto unico, accompagnata dal pane.
L’etimologia deriverebbe dal “capone”, altro nome della ‘lampuga’, un pesce dalla carne pregiata che veniva servito nelle tavole dell’aristocrazia condito con la salsa agrodolce tipica della caponata.
Il popolo, non potendo permettersi il costoso pesce, lo sostituì con le economiche melanzane.
Si dice anche che il nome del piatto derivi dalle “caupone”, taverne dei marinai.
Caponata
La caponata è un piatto tipico della gastronomia siciliana.
Si tratta di un insieme di ortaggi fritti (per lo più melanzane), conditi con sugo di pomodoro, sedano, cipolla, olive e capperi, in salsa agrodolce.
Ne esistono numerose ricette, a seconda degli ingredienti.
La caponata, diffusa in tutto il Mar Mediterraneo, è generalmente utilizzata come contorno o antipasto, ma sin dal 1700 costituiva un piatto unico, accompagnata dal pane.
L’etimologia deriverebbe dal “capone”, altro nome della ‘lampuga’, un pesce dalla carne pregiata che veniva servito nelle tavole dell’aristocrazia condito con la salsa agrodolce tipica della caponata.
Il popolo, non potendo permettersi il costoso pesce, lo sostituì con le economiche melanzane.
Si dice anche che il nome del piatto derivi dalle “caupone”, taverne dei marinai.
Caponata
La caponata è un piatto tipico della gastronomia siciliana.
Si tratta di un insieme di ortaggi fritti (per lo più melanzane), conditi con sugo di pomodoro, sedano, cipolla, olive e capperi, in salsa agrodolce.
Ne esistono numerose ricette, a seconda degli ingredienti.
La caponata, diffusa in tutto il Mar Mediterraneo, è generalmente utilizzata come contorno o antipasto, ma sin dal 1700 costituiva un piatto unico, accompagnata dal pane.
L’etimologia deriverebbe dal “capone”, altro nome della ‘lampuga’, un pesce dalla carne pregiata che veniva servito nelle tavole dell’aristocrazia condito con la salsa agrodolce tipica della caponata.
Il popolo, non potendo permettersi il costoso pesce, lo sostituì con le economiche melanzane.
Si dice anche che il nome del piatto derivi dalle “caupone”, taverne dei marinai.
Isole Eolie
L’arcipelago delle Eolie, appartenenti alla provincia di Messina, sono isole di origine vulcanica, situate nel Mar Tirreno, a Nord della Sicilia. Sono chiamate anche Isole Lipari.
Esse comprendono due vulcani attivi, Stromboli e Vulcano.
Le isole principali sono 7: Lipari, Salina,Vulcano, Stromboli, Panarea, Filicudi, Alicudi.
In estate sono una meta turistica sempre più popolare, e ogni anno accolgono fino a 200.000 visitatori.
Lipari è l’isola più grande, Vulcano è famosa per i suoi bagni di fango.
Il nome dell’arcipelago viene da Eolo, dio dei venti. Stando alla mitologia greca, egli aiutava i pescatori di queste isole prevedendo le condizioni del tempo.
Zuppa di tenerume (Ricetta siciliana)
Zuppa di tenerume (Ricetta siciliana)
Ingredienti
- 400 g di tenerume
- 3 zucchine
- 250 g di pomodori
- 4 patate
- 2 spicchi d’aglio
- 4 filetti d’acciuga sotto sale
- olio d’oliva
- sale e peperoncino
- fette di pane tostate
Pulite, lavate e tagliate a pezzetti le verdure. In una pentola stemperate, in poco olio, i filetti d’acciuga con gli spicchi d’aglio tritati. Aggiungete quindi le verdure, coprite d’acqua o brodo e lasciate cuocere per mezz’ora circa, salando e mettendo il peperoncino verso fine cottura. Servite con fette di pane leggermente tostate in forno.
Erice
Erice è una località situata su un monte piuttosto elevato in provincia di Trapani in Sicilia. Ha origini antichissime: sulla vetta vi era in passato il tempio edificato dagli Elimi, provenienti dalla Grecia, in onore delle dea Afrodite. Il culto della dea dell’amore era diffuso in tutto il Mediterraneo ed erano molti i pellegrini che ogni anno raggiungevano il santuario. Sotto i romani il mito di Venere raggiunse il massimo splendore anche per la presenza delle belle ierodule (prostitute sacre). Con l’avvento del Cristianesimo il culto pagano decadde e sui resti dell’antico tempio i Normanni edificarono nel corso del XII secolo l’attuale fortezza che aveva una notevole importanza strategica. Il castello-fortezza venne poi acquistato nel 1872 dal conte Agostino Pepoli, il quale iniziò le opere di restauro. Oggi una parte del castello è adibita ad albergo mentre il resto dell’antica fortezza è visitabile; visibili sono ancora le vestigia del santuario della dea ericina, l’altare e i luoghi sacrificali. La città sospesa tra mare e cielo è costruita prevalentemente in pietra: la pavimentazione caratteristica sembra essere un prolungamento della roccia sulla quale si erge la fortezza. La religione cristiana che soppiantò i culti pagani si manifesta nella costruzione del magnifico Duomo e del campanile costruiti nella prima metà del XIV secolo per volere del re Federico III d’Aragona.
Santa Rosalia
Santa Rosalia è la santa patrona di Palermo in Sicilia e di El Hatillo che si trova a Miranda in Venezuela. Secondo la leggenda, Rosalia nacque nel 1130 in una nobile famiglia normanna che discendeva dall’Imperatore Carlo Magno.
Era una donna profondamente devota e visse da eremita in una cava del monte Pellegrino dove si suppone ella morì nel 1166. Non si sa niente della sua morte.
Nel 1624 quando si divulgò la peste a Palermo, Rosalia apparve a una donna malata. Successivamente apparve ad una cacciatore al quale indicò dove ritrovare le sue spoglie e gli ordinò di portarle in processione nelle strade di Palermo.
Il cacciatore trovò i resti della donna nel luogo indicatogli e quando li trasportò come gli era stato ordinato da Rosalia la peste finì.
Dopo ciò, Rosalia divenne la santa patrona di Palermo e venne costruito un santuario nella cava dove erano state rinvenute le sue spoglie.
Ogni anno il 15 luglio si tiene la festa di Santa Rosalia detta “Festino”, che a Palermo è un evento importante sia dal punto di vista sociale che religioso.
Inoltre, il 4 settembre c’è un avvenimento tradizionale relazionato al Festino e a Santa Rosalia, quello di salire a piedi nudi da Palermo al monte Pellegrino. Questa scalata è chiamata “acchianata”.
サンタ・ロザリア
サンタ・ロザリアは、シチリア島のパレルモと、ベネズエラのミランダ州にあるエル・ハティージョの守護聖人です。伝説によると、ロザリアは1130年にシャルルマーニュ大帝の子孫であるノルマン貴族の家に生まれました。
彼女は深く敬虔な女性で、ペレグリノ山の洞窟で隠遁生活を送り、1166年にそこで亡くなったとされています。彼女の死については何も分かっていません。
1624年、パレルモでペストが流行した際、ロザリアは病んだ女性に現れました。その後、狩人に現れ、自分の遺骨を見つける場所を告げ、パレルモの街を巡行するように命じました。
狩人は指示された場所で女性の遺骨を見つけ、ロザリアの命令通りに遺骨を運んだところ、ペストは終息しました。
その後、ロザリアはパレルモの守護聖人となり、遺骨が見つかった洞窟に聖域が建てられました。
毎年7月15日には、サンタ・ロザリアの祭りが開催され、「フェスティノ」と呼ばれています。パレルモでは、社会的に、そして宗教的にも重要なイベントです。
さらに、9月4日には、フェスティノとサンタ・ロザリアに関連した伝統的な行事として、パレルモからペレグリノ山へ裸足で登る「アッチャナータ」が行われます。
La fontana dell'Elefante
L’Elefante, “Liotru” in dialetto siciliano, è l’emblema della città di Catania.
Il nome Liotru sembra essere la storpiatura di Eliodoro, personaggio legato alla storia della statua. L’elefante compare anche nello stemma del Comune e di società sportive della città.
La fontana è stata realizzata dell’architetto Giovan Battista Vaccarini nella prima metà del secolo XVIII .
La statua è in pietra lavica e poggia su un basamento in marmo bianco.
Sul basamento due sculture riproducono i due fiumi di Catania, Simeto e Amenano.
L’elefante è sormontato da un obelisco di epoca romana alto quattro metri che porta in cima una croce metallica.
La fontana dell’Elefante si trova al centro della Piazza del Duomo.
Cannolo siciliano
Il cannolo (al singolare“cannolo”, al plurale “cannoli”, in siciliano “cannolu”) è una specialità della pasticceria italiana. La sua terra d’origine è la Sicilia ed è il più famoso dei dolci siciliani.
E’ fatto di pasta fritta a forma tubolare, riempita con crema di mascarpone o di ricotta, mescolata a acqua di rose, pistacchio,vaniglia o cioccolato.
A giorno d’oggi,il cannolo si può mangiare tutto l’anno, ma in passato veniva preparato solo durante la festa di Carnevale.
E’ molto popolare anche fra gli Americani di discendenza italiana.
Riguardo alle origini, il fatto che contenga acqua di rose e pistacchio, fa pensare che risalga a quando la Sicilia era sotto la dominazione degli Albanesi oppure ad un periodo precedente.
Spaghetti
Gli spaghetti indicano un tipo di pasta lunga e sottile molto usato nella cucina italiana.
La parola deriva da “spago”, e diventa “spaghetto”che significa “spago sottile” .
Avendo forma di spago, è una pasta a sezione circolare, e per lo spessore si distingue in spaghettini,spaghetti e vermicelli.
Stando alla leggenda, Marco Polo ha introdotto gli spaghetti dalla Cina.
Tuttavia,si dice anche che gli spaghetti era mangiati in Italia prima di allora.
Nel Seicento si diffusero in Sicilia, poi nell’Italia meridionale (soprattutto a Napoli),infine nell’Italia settentrionale.
In Italia si cucinano in diversi modi. In genere si preparano senza brodo, spesso con salsa di pomodoro e spruzzati di formaggio grattuggiato.
Inoltre, vi sono anche spaghetti a sezione quadrata detti “spaghetti alla chitarra”. Il loro nome deriva dal nome dello strumento che può produrre questa pasta. Difatti, lo strumento è fatto di corde metalliche come la chitarra.