Ottobre 15, 2024

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Settembre 7, 2014 | Federica Bozza

Bagna cauda

La bagna cauda è una specialità della cucina piemontese. In piemontese “bagna” significa salsa e “cauda” significa calda.
Per tradizione, sembra che la bagna cauda venisse preparata dai vignaioli per festeggiare la vendemmia nelle zone dell’Astesana, delle Langhe, del Roero e del Monferrato.
E’ una pietanza a base di aglio, olio extravergine di oliva e acciughe che diventano una salsa dopo una lenta cottura.
Si possono aggiungere anche ingredienti come burro, panna,latte e noci tritate.
La bagna càuda viene portata in tavola nel suo tegame di cottura chiamato “dian”o “fojot”, in terracotta, e mantenuto calda mediante un fornellino posto sotto il tegame.
Si mangia intingendovi vari tipi di verdure come patate,rape,cavolfiore, peperoni, cardi ecc.
Però è gustoso mangiarla anche intingendo il pane.
Generalmente si consuma in autunno e in inverno, come antipasto o come piatto unico.

バニャ カウダ

バニャカウダはピエモンテ州の郷土料理です。ピエモンテ語で「バニャ」はソース、「カウダ」は温かいという意味です。

伝統的に、バニャカウダはアステン、ランゲ、ロエロ、モンフェラートなどのワイン生産地で、ブドウ収穫を祝うためにワイン生産者によって作られていたようです。

ニンニク、エクストラバージンオリーブオイル、アンチョビをベースとし、ゆっくりと煮込んでソース状にした料理です。

バター、生クリーム、牛乳、刻んだナッツなどを加えることもあります。

バニャカウダは「ディアン」や「フォヨット」と呼ばれるテラコッタ製の鍋で温かい状態でテーブルに運ばれます。鍋の下に小さなコンロを置いて温めておきます。

ジャガイモ、カブ、カリフラワー、パプリカ、カルチョーフィなどの様々な種類の野菜を浸して食べます。

パンにつけて食べるのも美味しいです。

一般的に、秋と冬に前菜または一品料理として食べられます。

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Febbraio 13, 2011 | Federica Bozza

Viganella

Viganella è un comune di circa 200 abitanti situato nella provincia del Verbano Cusio Ossola, Piemonte.
Dal 17 dicembre 2006 è conosciuto per aver istallato un grande specchio che illumina il villaggio alla base della valle.
Viganella è un villaggio che si trova nella Valle Antrona circondato dalle alte montagne delle Alpi,a 30 km a nord-ovest di Verbania e a 120 km a nord est di Torino.
Dall’ 11 novembre al 2 febbraio di ogni anno mancava la luce del sole. Per porre rimedio a questa situazione, nel novembre del 2006 è stato istallato un enorme specchio sul versante della montagna alta 1100 m.
Lo specchio è formato da 14 lastre di acciaio e misura 8 m di larghezza e 5 m di lunghezza.
Lo specchio si sposta seguendo il moto del sole tramite il controllo di un computer e fa riflettere i raggi del sole sulla piazza centrale del villaggio.
La costruzione dello specchio è costata circa 100.000 euro ovvero 540 euro ad abitante.
Il regista canadese David Christensen prendendo spunto da questo evento, ha realizzato un film intitolato “Lo specchio”che è un documentario di circa 90 minuti.

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Settembre 14, 2010 | Federica Bozza

Tartufo bianco di Alba

Il Tartufo bianco di Alba, chiamato in dialetto piemontese “trifola”, viene prodotto nella zona delle Langhe, del Roero e del Monferrato. Il tartufo bianco si può trovare anche nell’Italia centrale (per esempio a Volterra), ma quello piemontese è ritenuto il più pregiato.
Nel Settecento il tartufo piemontese era molto popolare presso tutte le corti europee.
Il musicista Gioacchino Rossini lo definì “il Mozart dei funghi”.
Ma è solo nel ‘900 che ha acquistato fama mondiale. Difatti, in quel periodo Giacomo Morra, albergatore e ristoratore di Alba, contribuì a propagandare anche all’estero il tartufo bianco.
Ogni anno ad Alba si tiene la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco. Quest’anno che è l’94° edizione dell’evento, si svolgerà dal 12 ottobre all’8 dicembre.
Alla Fiera Internazionale si possono degustare piatti a base di tartufo, visitare il mercato dei tartufi, assistere a mostre didattiche, premiazioni ecc.

白トリュフ

白トリュフは、ピエモンテ地方のランゲ、ロエロ、モンフェッラート地域で産出される、地元の方言では「トリフォラ」と呼ばれるキノコです。中央イタリアのヴォルテッラなどでも見られますが、ピエモンテ産が最も高級とされています。

18世紀には、ピエモンテ産のトリュフはヨーロッパ中の宮廷で人気でした。作曲家のジョアキーノ・ロッシーニは、「トリュフはキノコのモーツァルトだ」と称賛しました。

しかし、世界的な名声を得たのは20世紀になってからです。アルバのホテル兼レストランのオーナー、ジャコモ・モラが、白トリュフを海外に広めることに貢献しました。

毎年、アルバでは国際白トリュフフェアが開催されます。今年で94回目を迎えるこのフェアは、10月12日から12月8日まで開催されます。

フェアでは、トリュフを使った料理の試食、トリュフ市場の訪問、教育的な展示会、表彰式など、様々なイベントを楽しむことができます。

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Ottobre 29, 2008 | Federica Bozza

Alberto Gilardino

Alberto Giardino (5 luglio 1982) è un calciatore italiano nato a Biella nel Piemonte.
Ha il ruolo di attaccante e attualmente gioca nella Fiorentina. E’ alto 1,84 e pesa 76 kg; il suo nomignolo è “Gila”.
E’ un giocatore con un eccellente senso del gol ed è molto abile nel colpire di testa.
Inizia a giocare all’età di 6 anni con la Cossatese. Nel 1997 entra a far parte del Piacenza, dove esordisce in prima squadra il 6 gennaio del 2000 a 17 anni.
Nel 2001 passa al Verona. Nella stagione 2002-2003 si trasferisce al Parma.
Nella stagione 2003-2004 segna 23 reti assicurandosi la seconda posizione come goleador del campionato, seguendo Andriy Shevchenko del Milan (ma è il primo marcatore fra quelli italiani), e la sua popolarità cresce rapidamente.
Dalla stagione 2005-2006 gioca nel Milan, ma nel 2008 decide di trasferirsi alla Fiorentina, squadra guidata da Cesare Prandelli che già aveva avuto come allenatore ai tempi in cui era al Parma.
Alle Olimpiadi di Atene del 2004 segna 4 reti contribuendo alla conquista della medaglia di bronzo della Nazionale U-21. Nello stesso anno vince il Campionato Europeo con la Nazionale U-21.
Esordisce nella Nazionale maggiore il 4 settembre 2004 nella gara contro la Norvegia. Con la Nazionale ha vinto la Coppa del Mondo 2006.

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Ottobre 7, 2008 | Federica Bozza

Vittorio Alfieri

Vittorio Alfieri nasce a Asti in Piemonte nel 1749 e muore a Firenze nel 1803. Dopo molti viaggi in Europa si stabilisce a Firenze e qui termina alcune opere come le Satire, il Misogallo, le Commedie. Alfieri può essere considerato un anticipatore dei pensieri del Romanticismo, in quanto nei suoi componimenti si avverte l’importanza dell’io, degli affetti passionali, della fiducia che la poesia possa trasformare il mondo e infine la presenza dell’amor patrio. La sua produzione letteraria pone in primo piano le Tragedie, che si possono dividere in cinque gruppi: le tragedie d’amore, quelle di libertà, quelle di ambizione reale, le tragedie di affetti domestici, e infine quelle della lotta interiore. I temi delle tragedie alfieriane sono tratti principalmente dai miti greci e romani e dalle storie della Bibbia, ma il modo in cui l’autore le scrisse mostra tutta la sua sensibilità nel rendere nuova una materia già nota. Si mantenne vicino alle regole classiche nella composizione rispettando le tre unità aristoteliche ma mostrò di essere un precursore del sentimento romantico per la presenza nelle sue opere di un forte «io» che combatte per la libertà e per plasmare la propria vita.

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