Ottobre 14, 2024

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Aprile 5, 2017 | Federica Bozza

Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio, considerato uno dei borghi più belli d’Italia, è una frazione appartenente al Comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo.
La città è stata fondata più di 2500 anni fa dagli Etruschi ed è denominata anche “la città che muore” poiché essendo situata su un altopiano tufaceo, rischia di crollare a causa dell’erosione e dei lenti franamenti della roccia su cui sorge.
Si trova nel nord del Lazio, al confine con l’Umbria e a est del lago di Bolsena, rinomata località di villeggiatura. Solo 1 km la separa dal centro di Bagnoregio.
Civita è raggiungibile a piedi attraverso un ponte. Da giugno 2013 l’accesso al Borgo di Civita costa €1,50.
Il borgo conserva un’atmosfera medievale.
Tra le cose da vedere, la Chiesa romanica di San Donato, la Porta di Santa Maria attribuita al Vignola, il Palazzo vescovile, un antico mulino del XVI secolo e la casa natale di San Bonaventura.
Come arrivare:
Alla stazione ferroviaria di Orvieto o Viterbo, prendere l’autobus per Bagnoregio.

バニョーレジョ市

イタリアで最も美しい村の一つとして考えられているチヴィタ・ディ・バニョーレジョは、ヴィテルボ県のバニョーレジョ市の一部です。

2500年以上前にエトルリア人が建設したこの町は、「死にゆく町」とも呼ばれています。これは、町が凝灰岩の台地に位置しており、侵食と緩やかな地滑りのために崩壊の危険があるためです。

ラツィオ州の北部、ウンブリア州との国境に位置し、人気の避暑地であるボルセーナ湖の東にあります。バニョーレジョの中心部からわずか1キロメートルのところにあります。

チヴィタには、橋を渡って歩いて行くことができます。2013年6月から、チヴィタの村への入場料は1.5ユーロとなっています。

村は中世の雰囲気をそのまま残しています。

見どころとしては、ロマネスク様式のサン・ドナート教会、ヴィニョーラ作とされるサンタ・マリアの門、司教の宮殿、16世紀の古い製粉所、サン・ボナヴェントゥラの生家などがあります。

行き方:

オルヴィエート駅またはヴィテルボ駅でバスに乗り、バニョーレジョへ向かいましょう。

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Febbraio 2, 2012 | Federica Bozza

San Gimignano

San Gimignano è un comune di circa 7.700 abitanti situato in provincia di Siena in Toscana. Per la caratteristica architettura medievale del suo centro storico nel 1990 è stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Il nome di San Gimignano ha origine dal nome dal vescovo di Modena San Gimignano che qui è morto nel 398. San Gimignano è famosa per le belle torri medievali che le hanno meritato il soprannome di “Manhattan del medioevo”. Nel periodo d’oro del medio Rinascimento c’erano 72 torri, oggi ne restano 16, Le numerose torri sono tracce delle lotte per il potere verificatesi all’interno della città,le persone che aveveno maggior potere e ricchezza costruirono le torri più alte. La torre Rognosa, alta 51 metri è la più antica, mentre la più alta è la Torre del Podestà o Torre Grossa, di 54 metri. E’ possibile salire sulla Torre Grossa da una delle stanze del Palazzo Comunale e raggiungendo la cima, ammirare il panorama di tutta la città. Nel Palazzo Comunale o Palazzo del Popolo che si trova in piazza del Duomo, si può visitare una pinacoteca, contenente meravigliose opere di artisti quali Pinturicchio, Benozzo Gozzoli, Filippo Lippi, Domenico di Michelino ecc. Inoltre, all’interno del Palazzo al 2° piano, c’è la sala di Dante. Dante visitò San Gimignano nel 1300 come ambasciatore di Firenze.

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Ottobre 8, 2010 | Federica Bozza

Casertavecchia

Casertavecchia è un borgo medievale che sorge alle pendici dei monti Tifatini a 400 metri di altezza e a 10 km di distanza in direzione nord-est da Caserta.
In epoca medievale fu il centro di Caserta.
Stando a un documento del monaco benedettino Erchemperto, nell’anno 861 d.C. esisteva una città denominata Casam Irtam (dal latino: “villaggio posto in alto”).
Il borgo ha subito nel corso della storia varie dominazioni.
E’ appartenuta originariamente ai Longobardi.
A causa delle invasioni saracene, gli abitanti e il clero delle zone circostanti trovarono riparo a Casertavecchia, circondata dalle montagne.
Dopo di ciò, la popolazione di Casertavecchia andò aumentando notevolmente e vi venne trasferita anche la sede vescovile dell’antica città di Calatia.
Nel 1062 ebbe inizio la dominazione normanna e a Casertavecchia fu costruita la cattedrale dedicata a San Michele Arcangelo.
Sotto la dominazione sveva, la città divenne più importante dal punto di vista politico.
Nel 1442 quando il potere passò agli aragonesi, cominciò la decadenza e a Casertavecchia restarono solo il vescovato e il seminario.
Con la dominazione dei Borboni, poiché venne costruita la Reggia a Caserta, Casertavecchia perse la sua importanza e nel 1842, pure il vescovato venne trasferito a Caserta.
Oggi Casertavecchia è meta di interesse turistico principalmente per la Cattedrale, il campanile, i resti del castello e le strade antiche.
Dal 1960 il borgo di Casertavecchia è inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani.

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Settembre 22, 2010 | Federica Bozza

Marostica

Marostica è un comune della provincia di Vicenza nel Veneto. E’ famosa per la partita a scacchi a personaggi viventi, e per tale motivo, viene anche soprannominata “la città degli scacchi”.
Quest’evento si svolge nel secondo fine settimana di settembre degli anni pari.
Nel 1954 l’artista Mirko Vucetich (1898 – 1975), scrisse il testo teatrale “La partita a scacchi” e lo realizzò quale rievocazione storica in piazza.
Stando al racconto, questa partita risalente al 1454, rappresenta la sfida fra Rinaldo di Angarano e Vieri da Vallonara. I due giovani erano innamorati di Lionora figlia di Taddeo Parisio,castellano di Marostica. Taddeo proibì la consueta sfida a duello, ma stabilì che si facesse una gara di scacchi con pezzi viventi.
Pertanto, la piazza del Castello da Basso divenne una scacchiera.
Il vincitore avrebbe potuto sposare Lionora, e il perdente avrebbe potuto prendere in moglie Oldrada, sua sorella minore.
Lo spettacolo odierno, con oltre 550 figuranti in costume medievale, dura circa 2 ore.
Nel 2023 si celebra il 100° anniversario della partita a scacchi di Marostica.

マロスティカは、イタリアのヴェネト州ヴィチェンツァ県のコミューンです。生きている人間がチェスの駒を演じるというユニークなイベントで有名であり、「チェスの街」という愛称で親しまれています。

このイベントは、偶数年の9月の第2週末に開催されます。1954年、芸術家ミルコ・ヴチェティッチが、この歴史的な出来事を再現した演劇「チェスの試合」を執筆し、広場上で上演しました。

物語によると、このイベントの起源は1454年に遡ります。アンガラノのリーナルドとヴァッロナーラのヴィエリという二人の若者が、マロスティカの城代タッデオ・パリシオの娘レオノーラに恋をしたことがきっかけでした。タッデオは通常の決闘を禁止し、代わりに生きている人間を駒としたチェスの試合を行うことを決定しました。

こうして、カステッロ・ダ・バッソの広場が巨大なチェス盤と変貌しました。勝者はレオノーラと結婚し、敗者は彼女の妹オルドラダと結婚することが決まりました。

現代のこのイベントでは、550人以上の出演者が中世の衣装を身につけ、約2時間にわたって壮大なドラマを繰り広げます。2023年には、マロスティカのチェス試合100周年を記念するイベントが開催されました。

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Maggio 22, 2010 | Federica Bozza

Casa di Giulietta

La casa di Giulietta si trova a Verona, in via Cappello.
Il nome Giulietta si riferisce all’eroina della tragedia di Shakespeare.
Si dice che la famiglia Cappello, nobile proprietaria dell’edificio corrisponda alla famiglia Capuleti di cui parla Shakespeare. Per questa ragione, è nata la leggenda secondo cui Giulietta è vissuta in quella casa.
La casa risale al 13°secolo ma, agli inizi del 20°secolo fu restaurata in stile medievale.
L’edificio presenta una facciata in mattoni, un portale in stile gotico, finestre trilobate, una balaustra che collega dall’esterno le stanze della casa e il famoso balcone da cui si suppone Giulietta scambiò parole d’amore con Romeo.
All’interno sono esposti arredi del XVI-XVII sec., affreschi relativi alle vicende di Romeo e Giulietta e ceramiche rinascimentali veronesi.
Nel piccolo cortile è collocata la statua in bronzo di Giulietta, realizzata da Nereo Costantini.
Stando alla leggenda, toccare il seno sinistro di Giulietta porta fortuna in amore, perciò i turisti si affollano per toccarlo.
Su un muro del cortile sono presenti firme e messaggi d’amore. Il muro è chiamato “muro dell’amore”.

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